Ultima modifica: 1 Agosto 2014

Organizzazione degli Spazi

L’organizzazione degli spazi alla scuola Andersen

L’organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato (curricolo implicito), determina le condizioni di vita e di apprendimento, favorisce lo sviluppo dei processi di osservazione, di ricerca – esplorazione, di incontro – socializzazione, di gioco motorio, di progettazione.

“Lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambiente fisico, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare una funzionale e invitante disposizione a essere abitato dagli stessi bambini”.

Nell’allestimento degli spazi all’interno delle sezioni e nei locali comuni vengono tenuti presenti i seguenti criteri:

  • stabilità-flessibilità: fa riferimento al bisogno di continuità e a quello di cambiamento (il bambino deve saper riconoscere gli spazi per ritrovare sicurezza e nello stesso tempo apportarvi delle modifiche);
  • privacy – socialità: esprime il bisogno di spazi privati per vivere momenti di tranquillità e silenzio, in cui ritrovare i propri oggetti e spazi sociali entro i quali incontrare, comunicare, giocare, interagire con gli altri

L’utilizzazione è differenziata in zone/ angoli gioco/laboratori predisposti per favorire interazioni e scambi sociali e attivare competenze specifiche (grafiche – motorie – linguistiche – matematiche – scientifiche…)

La strutturazione avviene in relazione agli interessi, ai bisogni dei bambini/e e risponde in modo specifico alle diverse esigenze e ai livelli di crescita.